Ottavio Missoni. Il maestro del colore |
Fashion Designer | |||
Sabato 15 Giugno 2013 05:17 | |||
Missoni S.p.A. , azienda tra le più note per aver fatto conoscere il Made in Italy nel mondo, è stata fondata nel 1953 da Ottavio Missoni e dalla moglie Rosita Jelmini. L’azienda nasce come produttrice di capi sportivi in lana. La tuta Venjulia o «la tuta Venezia-Giulia» è stato uno dei primi capi prodotti, indossata dallo stesso Ottavio, durante le Olimpiadi di Londra del 1948. In quegli anni Missoni era a capo di un piccolo laboratorio, ma il provvidenziale incontro con la giovane Rosita Jelmini, che divenne sua moglie nell’aprile del 1953, lo portò ad aprire un maglificio a Gallarate. Da lì in poi la carriera della coppia iniziò a crescere e ad acquistare fama e notorietà, grazie anche alla prima collezione, “Milano-Simphaty”, fatta sfilare a Milano nel 1958, e alla partecipazione alle sfilate di Palazzo Pitti a Firenze nel 1967. Il successo della Missoni S.p.A. è sì dovuto al genio di Ottavio lo stilista, ma anche all’animo da sportivo e alla sensibilità di marito e padre di famiglia e ai molteplici interessi di un uomo, che ha indirizzato la sua attenzione anche al teatro, collaborando con il Teatro alla Scala di Milano. Vissuto tra gli anni Sessanta e Settanta, Missoni ha attraversato a pieno i cambiamenti che hanno caratterizzato la società e la moda, dalle contestazioni giovanili del 1968 al movimento hippy, dallo sbarco sulla luna di Neil Armstrong nel 1969 al boom dei film americani La febbre del sabato sera e Grease alla nascita della generazione punk-rock di fine anni Settanta. Di conseguenza anche la moda è stata interessata da alcuni notevoli cambiamenti, parallelamente con i mutamenti sociali. Si è assistito alla creazione della prima mini gonna, per mano di Mary Quant, allo stile hippy con capi floreali, stampe optical e con maxi dress, allo stile futurista con capi essenziali e forme trapezoidali, che rievocano la tuta spaziale di Neil Armstrong e allo stile glamour-punk caratterizzato da gusto etnico e folkloristico, hot pants e pantaloni a zampa d’elefante. In questi anni si colloca Missoni, maestro del colore. Il suo stile era caratterizzato da stampe e fantasie colorate, che impreziosivano maglie, cardigan e giacche foderate, capi must have della maison. Capi patchwork, arazzi colorati e abiti a righe, gli stessi che gli furono commissionati dalla Rinascente; “put together”, come amava spiegare agli americani, cioè fantasie che erano un insieme di righe e punti, in caleidoscopio di motivi e tinte.
Missoni S.p.A. oggi è un’azienda che conta ben quattro marchi: Missoni per le linee pret a porter e haute couture uomo e donna, Missoni Sport per l’abbigliamento casual-sportivo e l’intimo, Missoni Kids per l’abbigliamento junior e M Missoni per una linea pret a porter femminile più accessibile. Inoltre, come molti marchi italiani e non, anche la Missoni S.p.A. ha lanciato sul mercato una serie di profumi per l’uomo e per la donna, come maggiore incremento delle vendite, nel settore beauty. Tra gli anni Sessanta e Settanta, il gruppo si è esteso non solo in Italia, ma in Europa e anche all’estero, aprendo boutique in America. Successivamente in Giappone e Medio Oriente, che sono diventati negli ultimi anni i luoghi di maggiore interesse per i fatturati della moda Made in Italy. Con la sua morte, all’età di 92 anni, Ottavio Missoni ha lasciato un vuoto nel Made in Italy, che sarà difficile riempire. Fu un uomo straordinario, ricco di iniziative e di voglia di fare. Un uomo che ha iniziato con poco ed è riuscito a creare un’azienda forte, solida e legata alla tradizione.
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